What does history really consists of? Centuries of people quietly going about their daily business - sleeping, eating, having sex, endeavouring to get comfortable. And where did all these normal activities take place? At home. [Bill Bryson - At Home, a short history of private life]

martedì 8 gennaio 2013

The Match Concept Map


La mappa concettuale mette in evidenza gli ambiti maggiormente importanti per la storia dei fiammiferi, facendo particolare riferimento alle connessione tra di esse.



La storia dei Fiammiferi inizia molto prima della sua invenzione avvenuta nei primi anni del diciannovesimo secolo. Esso infatti è il diretto discendente di una serie di tentativi mal riusciti di composizioni chimiche in grado di accendere un fuoco.


Nonostante fossero già da tempo presenti molti tipi di Acciarini ed erano prossimi all'introduzione alcuni tipi di Accendini moderni, il Fiammifero voleva essere da subito tascabile, comodo ed economico. Inoltre la differenza fondamentale tra i due oggetti è il tipo innesco: meccanico il primo, chimico il secondo.



La Chimica è infatti uno degli elementi base in questa storia: ha generato infatti differenti tipologie di fiammifero e la sua evoluzione è data soprattutto da altri fattori come le Risorse e le problematiche delle materie utilizzate.

Il fiammifero, nella sua semplicità, permette di portare Luce e Calore e di averli quindi a portata di mano ad un pubblico sempre maggiore: anche le classi inferiori potevano permetterselo e la sua diffusione è un elemento importante nella sua storia.

Source: Archivio Saffa

Un oggetto così piccolo diventa infatti spesso soggetto di eventi importanti nella storia influenzando non poco le Industrie e i relativi sistemi organizzativi. Ogni tipologia di fiammifero ha generato infatti ampi mercati e altrettanto ampie produzioni industriali, generando spesso una rete di problematiche relative allo sfruttamento del Lavoro e alle scarse condizioni dei lavoratori.

L’evoluzione del nostro piccolo oggetto è stata dettata principalmente dalle problematiche dei composti chimici di cui erano fatti. Questi infatti contano innumerevoli differenti ricette prima di giungere a quelle ritenute più sicure, lasciando per quasi un secolo un piccolo strumento potenzialmente (e in alcuni casi lo diventava davvero) disastroso. Prima ancora della salute dei lavoratori vanno citati i molteplici incidenti causati dalle violente reazioni chimiche durante la fase di accensione, così come gli inneschi involontari nei magazzini delle industrie.


Source: Bbc.co.uk


Come spesso accade l’invenzione è attribuita a un incidente del chimico John Walker che nel 1826 inventò la prima luce a sfregamento. Suo è anche il merito della proposta sul mercato nella classica scatola di cartone con la relativa striscia dedicata all’accensione.

Nonostante la rivoluzione del primo fiammifero le problematiche erano molte fin da subito: questo infatti aveva un odore particolarmente sgradevole all’accensione e dalla pericolosità data dalle scintille che arrivavano in alcuni casi a metri di distanza. Per ovviare a questo Charles Sauria aggiunse al composto il Fosforo Bianco, elemento chiave nella chimica del fiammifero. Ben presto si scoprì infatti che la sua tossicità era causa di gravi problemi di salute per gli operai delle aziende e per chiunque fosse esposto ai vapori generati dalla fiamma.


Source: Archivio Saffa


Gli elementi chimici che spesso risultavano tossici o inadeguati per i fiammiferi furono soggetti in molti casi a divieti o Tasse per evitarne l’uso. Una vera campagna contro l’uso del fosforo bianco (e che in parte rappresentava anche una lotta per i diritti dei lavoratori) fu indetta in moltissimi stati europei, dove a mano a mano a partire dal 1872 si ebbero riscontri da parte dello stato. Nonostante l’alto grado di incidenti negli Stati Uniti non si giunse mai a un vero divieto del fosforo bianco fino all’introduzione di una tassa nel 1913 contro l’utilizzo di questo.

La Geografia del fiammifero e delle sue industrie si lega alle invenzioni dei nuovi composti che hanno permesso al fiammifero di svilupparsi. Per ovviare ai problemi del fosforo bianco venne inventato infatti il fiammifero di sicurezza o Svedese, dalla sua invenzione e relativa produzione che divenne quasi monopolio della Svezia nel periodo appena successivo. Il piccolo paese di Jönköping è il centro della storia del fiammifero svedese per l'importante azienda che lì produsse fino al 1970 i noti cerini. Ora sorge un Museo del Fiammifero  che ripercorre tutte le fasi più importanti con un'importante collezione dei tändsticka.

In Italia la produzione di fiammiferi si distinse per gli stabilimenti di Dellachà che avviò l’azienda nei pressi di Moncalieri e ingrandì la produzione all’estero, e per l’azienda Saffa, la quale aumentò la produzione con un grande numero di industrie sparse sul territorio nazionale.

L’enorme diffusione raggiunta e i relativi volumi di produzione (che nel 1896 per il solo stabilimento di Dellachà avrebbe raggiunto la quantità di 360.000 scatole al giorno) convinsero lo stato a inserire il monopolio per i fiammiferi nei mesi successivi all’inizio della guerra in Etiopia per le ingenti spese da sostenere. Nello stesso anno arrivarono a costituire in Italia quasi un settimo del totale delle tasse incassate (circa 960.000 Lire). L’abolizione del Monopolio di Stato avvenne soltanto nel 1923 quando con il Regio Decreto Legge n.560 venne sostituito con una imposta di fabbricazione. (In una proposta di legge del 1951 vediamo ripercorrere la storia delle tasse sui fiammiferi)





La scatola di fiammiferi era destinata a finire in fretta nelle tasche di quasi tutti, e con loro la Pubblicità. La scatola, in diverse forme e dimensioni date soprattutto dal tipo di fiammiferi che contenevano aveva una costante: il materiale era quasi sempre il cartone e le dimensioni erano quasi sempre adatte a contenere un messaggio o un’immagine pubblicitaria.

Ancora una volta i fiammiferi di Dellachà si distinsero per una caratteristica: le scatole venivano stampate in fototipia, tecnologia di recente invenzione che permetteva ottimi risultati in questo settore.


L'evoluzione del progetto grafico delle scatole dei fiammiferi e la sua storia (A History of Matchboxes) segnano importanti evoluzioni nel campo della grafica.

In questo modo si fecero portatori di nomi e oggetti sempre diversi, spaziando dalle medicine ai liquori ai lucidi per le scarpe, fino ad arrivare ad essere in tempo di guerra strumento ideale per la propaganda bellica. Ovunque nel mondo le scatole dei fiammiferi riportavano messaggi politici o inviti ad una partecipazione attiva alla guerra.


Source: Archivio Saffa

Casualmente i fiammiferi si trovano anche al centro di una interessante storia da cui nacque la così chiamata Sachplakat, una tendenza nella pubblicità che si diffuse in fretta dopo un poster, progettato da Lucian Bernhard per la Priester Match Company, in cui erano illustrati due fiammiferi su sfondo nero. L’aneddoto raccontato dallo stesso Bernhard ricorda le prime bozze del poster che mostravano alcune sigarette: quando qualcuno si complimentò per l’ottimo poster (senza intuire però che si stessero pubblicizzando i fiammiferi) capì che anche un oggetto così piccolo doveva essere soggetto, così come lo è stato in tutta la sua storia.




Source:
BBC - A History of the World
Museo Saffa - Corriere.it

The Dreadful Story of Harriet and the Matches


The Dreadful Story of Harriet and the Matches is a short tale about children by the German author Heinrich Hoffmann. The original German title was "Die gar traurige Geschichte mit dem Feuerzeug", a poem collected in the book Der Struwwelpeter in 1845.
The story was used to tell childrens not to be scared by death, but as Bill Bryson says in his book "At Home, a Short history of Private Life", the effect was certainly the opposite.























It almost makes me cry to tell
What foolish Harriet befell.
Mamma and Nurse went out one day
And left her all alone at play.
Now, on the table close at hand,
A box of matches chanced to stand;
And kind Mamma and Nurse had told her,
That, if she touched them, they would scold her.
But Harriet said: "Oh, what a pity!
For, when they burn, it is so pretty;
They crackle so, and spit, and flame:
Mamma, too, often does the same."

The pussy-cats heard this,
And they began to hiss,
And stretch their claws,
And raise their paws;
"Me-ow," they said, "me-ow, me-o,
You'll burn to death, if you do so."

But Harriet would not take advice:
She lit a match, it was so nice!
It crackled so, it burned so clear—
Exactly like the picture here.
She jumped for joy and ran about
And was too pleased to put it out.

The Pussy-cats saw this
And said: "Oh, naughty, naughty Miss!"
And stretched their claws,
And raised their paws:
"'Tis very, very wrong, you know,
Me-ow, me-o, me-ow, me-o,
You will be burnt, if you do so."

And see! oh, what dreadful thing!
The fire has caught her apron-string;
Her apron burns, her arms, her hair—
She burns all over everywhere.

Then how the pussy-cats did mew—
What else, poor pussies, could they do?
They screamed for help, 'twas all in vain!
So then they said: "We'll scream again;
Make haste, make haste, me-ow, me-o,
She'll burn to death; we told her so."

So she was burnt, with all her clothes,
And arms, and hands, and eyes, and nose;
Till she had nothing more to lose
Except her little scarlet shoes;
And nothing else but these was found
Among her ashes on the ground.

And when the good cats sat beside
The smoking ashes, how they cried!
"Me-ow, me-oo, me-ow, me-oo,
What will Mamma and Nursey do?"
Their tears ran down their cheeks so fast,
They made a little pond at last.


La Tristissima Storia degli Zolfanelli is the italian version translated by Gaetano Negri in 1882 with the book Pierino Porcospino


Di sala in sala Paolinetta
Gira e rigira, sola soletta.
Di casa uscendo la sua mammina
Disse: “Ricordati di star buonina”.
Ma se non teme d’esser sgridata
Grida, fa il chiasso quella sventata.

Ecco essa vede sul tavolino
De’ zolfanelli lo scatolino.
“Oh, che grazioso bel giocherello!
Io voglio accender lo zolfanello.
La mamma accenderlo veduto ho spesso,
Io vo’ ripetere quel gioco istesso!”.

E Minz e Maunz, i due gattini
Alzano al cielo i lor zampini.
Gridano: “Il babbo questo non vuole
Più non rammenti le sue parole?
Miao, miao, miao.
Suvvia finiscila con questo gioco
Che c’è pericolo di prender foco!”.

Ai due gattini Paolinetta
Intenta al gioco non può dar retta.
Ecco la fiamma s’accende e brilla,
crepita il legno, scoppia, scintilla.
Tutta contenta la pazzerella
Agita il foco, ride, saltella.

E Minz e Maunz, i due gattini
Gidan: “La mamma questo non vuole,
più non rammenti le sue parole?
Miao, miao, miao.
Suvvia finiscila con questo gioco
Che c’è pericolo di prender foco”.

Ahimè la fiamma la bimba investe
Ardon le treccie, arde la veste.
Corre la misera di loco in loco
Non c’è più scampo, è tutta un fuoco.

E Minz e Maunz inorriditi
Mandano acuti urli infiniti.
Miao, miao, miao,
“Qui, qui venite, venite in fretta,
muore bruciata Paolinetta!”.

Brucia in un soffio, sfuma in un punto
Veste e persona, tutto è consunto.
Un po’ di cenere e due scarpini
Cara memoria dei suoi piedini.
E’ quel che resta! Non c’è più nulla
Di quell’indocile, vispa fanciulla.

E Minz e Maunz, i due gattini
Tergon le lacrime coi lor zampini.
Miao, miao, miao,
“Ahi! babbo e mamma, ahi! dove siete?
Ahi, vostra figlia più non vedrete!”.
Come un ruscello che irriga i prati
Scorron le lagrime dei desolati.



Sources:
Gutemberg.com
Filastrocche.it

lunedì 7 gennaio 2013

A Mickey Mouse Match Story

A nice story about matches and advertising, very important concepts in the history of matches, from a Disney Mickey Mouse comic by Enrico Faccini.




























































mercoledì 2 gennaio 2013

The Stamps

Here there are some of the stamps representing a match or a story about it.


1. A French stamp about "The Little Match Girl"

Source: npds.org












2. A Turkish stamp about the safety for a forest

Source: canstockphoto


















3.  German stamp

Source: canstockphoto





venerdì 28 dicembre 2012

The Match Deadly Sin

The history of the match shows us the necessity of men to have the possibility to switch fire in any situation. The fire can simbolize in this case the Pride (Superbia) of having the property on the fire. The same property of the fire has created in the beginning of the story the Envy (Invidia) in the richest people due to the losing of the exclusivity of the fire.

The original significate of the fire passes through the Anger (Ira) and the Lust (Lussuria) of the hell.


Source: Archeologiasperimentale.it

giovedì 27 dicembre 2012

The Smell of a Match

The chemical composition of the match in its history changed radically from material such as phosphorus and potassium chlorate to a more safer materials (arriving to the safety match - or swedish - that uses red phosphorus instead of the white one).

Each chemical composition characterizes the smell of that single match, that change from the state: when it is off many of those have no smell at all or just that of the wooden stick.
The first matches were characterized by a bad smell due to the potassium. Adding phosphorus the smell was no more annoying.

When it burns the match spreads the smell of the sulphur for a short time.
A little curiosity about matches and smells is that they were used to hide unpleasant odors thanks to the sulphur itself.


sabato 15 dicembre 2012

The words of the Match

The Italian ABC Book:

A per Antivento / Accendere
B per Bastoncino / Berna (città svizzera dove venne raggiunto un accordo per proibire l'uso del fosforo bianco)
C per Cerino / Combustibile / Chimica
D per Durata (caratteristica fondamentale della cosa e delle differenti tipologie)
E per
F per Fosforo / Fuoco / Fumo
G per Grattare
H per Hans Christian Andersen
I per Infiammare / Innesco
L per Legno (componente principale di ogni fiammifero)
M per Minerva
N per Notte
O per Ossido di Piombo (materiale che ha reso sicuro l'uso del fiammifero)
P per Pasch (Gustav Erik), inventore dei fiammiferi di sicurezza, 1844 / Priester (Nota azienda tedesca di fiammiferi)
Q per Quotidiano
R per Riscaldare / Reazione
S per Svedesi / Sicurezza / Sfregamento
T per Tasse / Tabacco
U per Ustione (problema dei primi fiammiferi che erano caratterizzati da violenti inneschi) / Usa&Getta
V per Valobra (Chimico Italiano che inventò per primo il fiammifero a sfregamento)
Z per Zolfanello / Zolfo